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La psicologa e psicoterapeuta Laura Cantarella, autrice dell'articolo, si rivolge a tutte quelle coppie che in questo difficile momento si sono trovate a dover rimandare il loro grande giorno. Alcuni preziosi consigli per affrontare al meglio la situazione.
Da diversi giorni stiamo vivendo una forma di isolamento forzato, a causa dell’emergenza Coronavirus, ed una delle questioni più pressanti in questo momento, riguarda gli impatti psicologici dell’isolamento sui cittadini. Tra le “vittime collaterali” del Coronavirus ci sono gli sposi. Le coppie che in quest’ultimo anno si sono dedicate con passione e dedizione all'organizzazione del giorno delle loro nozze, mettendo passione nella scelta di ogni dettaglio, e fantasticando ogni giorno di più sul giorno del sì, si stanno trovando costretti a rinviare il grande evento Avviene quindi che, alle già presenti emozioni legate all'evento cosi tanto atteso nell'immaginario di una coppia e – ancor di più – di una donna, si possano presentare sintomatologie, fisiche e psicologiche: a partire da tensioni muscolari, alterazioni del sonno, irritabilità, fino a sperimentare senso di sgomento, delusione, frustrazione e qualche disturbo d’ansia.
Uno degli stati emotivi più comuni, è la frustrazione, che nasce in conseguenza di un mancato soddisfacimento di uno scopo, di un bisogno o di un desiderio. Se pensassimo ad una delle emozioni che spesso si attiva in concomitanza di un evento frustrante come quello di dover rinviare le proprie nozze, potrebbe essere la rabbia, a causa del percepire un ostacolo che si frappone alla realizzazione dell’obiettivo prefissato da tempo. In alcuni casi, non è solo l’evento in sé stesso a provocare la collera, quanto piuttosto la rete di pensieri che si attiva a ridosso dell’accadimento. Potrebbe capitarvi di percepire come ingiusto questo impedimento che vi sta capitando; questo si traduce nell'attivazione di pensieri, quali: “è inaccettabile!”, “tutte a me capitano”, “non me ne va mai una buona”. Considerate che l’assetto del pensiero, che si struttura intorno al sentimento di essere vittima di un’ingiustizia, fomenta uno stato di rammarico e stimola ulteriori pensieri negativi che ostacolano la ricerca di alternative. Si può così creare una propensione a rimuginare di continuo intorno a questa triste notizia, innestando un circolo vizioso di pensieri negativi e scoraggianti. E’ comunque importante sapere che è normale poter sperimentare certi stati interiori in una situazione del genere, essendo connotata da aspettative deluse e senso di indefinitezza.
Di seguito, vi indico alcuni consigli per fronteggiare al meglio questa fase di fragilità emotiva: Vedi la frustrazione come una "gratificazione ritardata" piuttosto che un "fallimento"
Il modo in cui inquadri la situazione modifica le tue reazioni e le emozioni che provi. Se la interpreti come una battuta d'arresto che puoi superare, è molto più probabile che percepirai il tuo senso di frustrazione come qualcosa che puoi vincere. Prova a cogliere l’occasione per coltivare la capacità di attesa, la capacità di aspettare è la via per ottenere grandi cose. Essa ci consente di agire senza sussulti di irrazionalità e tiene in riserbo grandi cose (cfr. Siddartha di Herman Hesse).
Acquisisci altre prospettive. Affrontare la frustrazione consiste nel gestire il senso di impotenza. Per neutralizzarla, pratica qualche azione personale. Oltre ciò, forse il rinvio di questo evento così esclusivo e irripetibile potrebbe portare ad assaporarlo meglio? Ad organizzare con ancora più cura e attenzione quei dettagli decisivi per il suo successo? Rivedi le tue aspettative. Discostarci dalla prospettiva egocentrica e cercare di vedere le cose da una prospettiva più ampia, in cui includiamo anche le altre persone coinvolte in questo problema, può essere di aiuto quando ci fissiamo solo sulla lettura soggettiva della realtà. Rivedere la propria attribuzione di giudizi, come “inaccettabile” e “tremendo”, come sintesi di questa procrastinazione forzata, può essere una strategia efficace di ricalibratura dell’avvenimento. Rilancia i tuoi desideri. Concentrati su “il giorno” e focalizzati su di esso concentrandoti su ogni più piccolo particolare da te desiderato. Se è vero che c’è una corrispondenza, una connessione, un allineamento delle frequenze tra ciò che pensi e ciò che realizzi, questo focus inciderà positivamente sul concretizzarsi delle tue idee. Coltiva rapporti di amicizia. Seppur in forma virtuale - in questo tempo di restrizioni- è salutare mantenere i legami di amicizia, dato che il tempo dedicato alla vita sociale regolarizza l'umore. Prenditi cura di te stesso. Avendo maggior cura del tuo corpo e della tua psiche, sarai più propenso a rilassarti e liberarti dei sentimenti provocati da questo senso di malessere. Prendi in considerazione di fare un bel bagno, preparare del pane fragrante o leggere un bel libro.
Dott.ssa Laura Cantarella

+39 333 825 8587
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